Eventi ECM IPERTENSIONE & PROTEZIONE D’ORGANO NEL PAZIENTE AD AUMENTATO RISCHIO CARDIOMETABOLICO
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La correlazione tra pressione arteriosa e rischio cardiovascolare è sostanzialmente continua nella popolazione generale, con evidenza di un progressivo aumento di morbilità e mortalità cardiovascolari già a partire da valori pressori superiori a 115/75 mm Hg [1].
Malgrado questo, una serie di considerazioni fondate sia su dati epidemiologici che su studi di intervento ha portato da anni ad allocare – almeno nella vecchia Europa – i livelli di pressione arteriosa sistolica e diastolica al di sopra del quale i benefici del trattamento, farmacologico e non, sono ritenuti superare inequivocabilmente i possibili rischi a 140 mm Hg e 90 mm Hg, rispettivamente.
Tale soglia, come è noto, è stata confermata dalle nuove linee guida congiunte della European Society of Cardiology (ESC) e della European Society of Hypertension (ESH) sull’ipertensione arteriosa.