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Il congresso affronta i concetti di rischio cardiovascolare globale e di rischio cardiometabolico, evidenziandone le connessioni, la multidisciplinarietà, gli aspetti innovativi e gli aspetti ancora irrisolti, con l’intento di indicare soluzioni di reale utilità per la pratica clinica indirizzata alla prevenzione primaria e alla promozione della salute. 

L’associazione tra vari fattori di rischio “cardiometabolico” è nota da molto tempo, ed è stato ipotizzato che gran parte della loro eziologia possa essere ascritta all’insulino-resistenza. 

L’emergere di una vera e propria epidemia di obesità e diabete ed il fatto che il diabete sia accompagnato da un’aumentata prevalenza di fattori di rischio classici, come l’ipertensione e la dislipidemia e da una aumentata incidenza di eventi cardio- cerebro-vascolari maggiori, sono stati definiti “ fattori di rischio cardiometabolico” l’iperglicemia a digiuno o postprandiale, il sovrappeso/obesità, la pressione sistolica, e diastolica, perché “strettamente correlati al diabete e alle malattie cardiovascolari”. Il concetto di prevenzione primaria e di rischio cardiometabolico è legato in modo inestricabile a quello di “longevità in salute”, che abbraccia stile di vita, ambiente, genetica, immunologia, psicologia e molte altre di crescente interesse speculativo: Cronobiologia, Endocrinologia e Biomodulazione ormonale, Nutrizione clinica e alimenti funzionali, Crononutrizione e Cronodieta, Microbiota, Nutrigenomica, Psico-neuroendocrino- immunologia.. sono solo alcuni dei tanti moderni indirizzi di studio e ricerca correlati al mantenimento dello stato di salute e alla medicina antiaging. 

L’incontro rappresenta un momento di sintesi culturale ed educazionale, basato sul contributo di esperti qualificati del settore e sul confronto delle esperienze maturate e delle evidenze scientifiche disponibili.