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L’Italia è uno tra i Paesi con il più alto tasso di longevità, con una percentuale di over 65 pari al 19,9% della popolazione totale attuale che si stima raggiungerà in un futuro ormai prossimo il 27,6%, con quindi circa 17.600.000 anziani in valore
assoluto.
Di conseguenza, la domanda di salute di questa popolazione, classicamente affetta da patologie croniche, è diventata sempre più̀ complessa ed è cresciuta parimenti la quota di risorse sanitarie ad essa dedicata. Contemporaneamente è aumentato l’interesse per l’anziano fragile o meglio per il concetto di fragilità.
In questo contesto, malattie neurologiche e malattie cardiometaboliche sono gli ambiti di maggiore interesse per l’elevata prevalenza e per l’impatto crescente sull’utilizzo delle risorse sanitarie. L’invecchiamento sovente si accompagna ad una diminuzione progressiva della massa muscolare, la sarcopenia, che contribuisce al declino funzionale della persona e ne condiziona la fragilità, incidendo sulla complessità gestionale di questi pazienti, la cui presa in carico globale diventa una sfida sempre più impegnativa per la medicina territoriale tutta.
Nella sessione interdisciplinare si affronteranno pertanto temi inerenti alla presa in carico del paziente cronico, rispetto ai quali c’è necessità di un nuovo approccio culturale e di nuove competenze, da maturare sul campo (digital skills) per realizzare un nuovo e più completo concetto di «prossimità».