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Eventi ECM 13° CONGRESSO REGIONALE SIICP LOMBARDIA

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13° CONGRESSO REGIONALE SIICP LOMBARDIA

28-03-2026
Aula Magna - IRCCS Policlinico San Donato - San Donato Milanese

Crediti ecm: 6

Informazioni

“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto, né in eccesso, avremo trovato la strada per la salute.” Ippocrate 460-377 a. C.

Quanto scritto giustamente da Ippocrate è veramente attuabile? Parafrasando la tipica frase recitata nelle celebrazioni del matrimonio come dobbiamo considerare una persona in sovrappeso o peggio obesa? Chi non è più giovane si ricorderà delle nonne e del loro spronarci a mangiare e come venisse additato negativamente chi era magro a differenza di chi era in sovrappeso e indicato, quest’ultimo, come esempio da seguire; questo modo di pensare sicuramente è un retaggio di quelle generazioni che hanno provato cosa fosse la fame sia per motivi bellici che per situazioni di estrema povertà, ma è ancora attuale? O forse era sbagliato già da allora? Tuttavia ancora oggi, il più delle volte inconsciamente, siamo portati a considerare chi è in netto sovrappeso/obeso come persona simpatica, giocosa, serena, florida ”……guarda scoppia di salute….”! all’opposto chi è magro “….quanto è dimagrito! stava meglio prima, sarà malato… ”! Quanto di vero c’è in queste affermazioni? Meglio essere Obesi o Magri? Purtroppo l’Obesità è un dramma reale e l’O.M.S. l’ha annoverata tra le malattie croniche al pari delle cardiopatie, della sindrome metabolica, della bronchite cronica; purtroppo in Italia non siamo messi bene considerando come circa il 50% dei bambini è in sovrappeso. Quando, come Medici, come Infermieri, come Psicologi, parliamo con un PZ. obeso ne scaturisce una persona tutt’altro che spensierata e florida, ci si imbatte in chi probabilmente ha già delle patologie croniche a cui si aggiunge una profonda sofferenza fatta di insuccessi, di ricadute, di poca stima in se stessi e un profondo livore verso una società incapace di capirli e pronta a denigrarli. Sono Persone a cui non si può dire” ….mangia meno…. ” hanno già dei fallimenti alle spalle di questo genere e noi stessi sappiamo come solo con la dieta non riusciranno ad arrivare al peso voluto e soprattutto a mantenerlo da qui nel giro di poco tempo arriveranno a pesare più di prima. Oltre al danno la beffa! Quindi cosa fare? Noi Medici, Infermieri, Psicologi, dobbiamo lavorare per aiutare questi PZ. a tornare a vivere, sottolineo a vivere. Se da un lato dobbiamo informarli, cum granu salis, del concreto rischio di avere eventi cardio-vascolari, di diventare diabetici, di soffrire di roncopatie e apnee notturne, di un peggioramento del loro stato di salute mentale con facili cadute in depressione e bulimia, dall’altro è indispensabile infondere speranza in una vita migliore informandoli sui nuovi farmaci e di come queste potenti terapie non siano l’ennesima illusione un eldorado, ma un successo certo e duraturo che li porterà ad essere sereni con se stessi e non a sembrare sereni!

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